Il problema è che siamo
tutti capaci e illuminati a criticare e a divenire in un secondo economisti,
giuslavoristi, allenatori ed opinion leader.
Siamo abili a
distruggere ma mai a costruire una casa su solide fondamenta, al massimo una
casa con fondamenta di sabbia e argilla. Allora diventa più semplice
distruggere senza sporcarsi le mani con il potere, che tentare di costruire
quella casa con fondamenta posate sulla roccia. Quello che mi auguro e che
auguro alle prossime generazioni, è di vedere un’Italia migliore e più virtuosa
che emerga sull’Italia peggiore fatta di evasori, furbi e profittatori che
magari sono gli stessi che agitano l’opinione pubblica.
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