In questi ultimi anni il doping nello sport, è cresciuto con tale intensità
da obbligare le Istituzioni nazionali ed internazionali ad esprimere tutta la
preoccupazione per la gravità di un problema che mina le fondamenta dell’etica
sportiva e mette a repentaglio la salute dell’uomo. Il ricorso a tecniche
illecite è stato favorito dal progresso scientifico e dall’approccio sempre più
commerciale della pratica sportiva.
E’ importante infatti, ricordare l’impatto che le attività sportive hanno
sul pubblico in generale e l’influenza che i campioni dello sport hanno sui
giovani.
E’ stimato che il ricorso a pratiche dopanti tra gli sportivi è tra il 3% e
il 5% dei bambini che praticano sport amatoriali, mentre la percentuale sale al
15%-25% tra gli adulti che praticano sport a livello competitivo.
Serve quindi un’azione immediata per migliorare le informazioni in materia
di doping, migliorare il coordinamento legislativo dei Paesi dell’Unione
Europea e migliorare la tutela per i giovani atleti attratti dall’illusione di
ottenere un fisico che permetta loro di primeggiare sugli altri.
Molti sono gli sportivi amatoriali raggiunti dal mercato legale degli
integratori ovvero quella zona grigia, anticamera del passaggio verso prodotti
più dannosi.
Le classi di sostanze definite dopanti sono suddivise in stimolanti,
narcotici, anabolizzanti, diuretici e ormoni peptidici. Sono altresì vietate
pratiche quali il doping ematico e in generale le manipolazioni farmacologiche,
chimiche e fisiche.
Sul piano repressivo, è importante
poi che per dissuadere gli sportivi dall’utilizzo di queste sostanze, le pene
dovrebbero essere molto più dure, iniziando con la radiazione immediata a vita
al primo conclamato uso del doping con un coinvolgimento penale per chi
procura sostanze dopanti con pene simili a quelle per gli spacciatori di
sostanze stupefacenti.
Purtroppo ormai il commercio di
steroidi e anabolizzanti, permette alle mafie di guadagnare meglio rispetto al
commercio di droga e così il problema non diventa più solo un problema sportivo
e sociale, ma anche e soprattutto una piaga criminale.
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