martedì 15 ottobre 2013

Spesa pubbica, il grande bluff di "el condor pasa!"

Il taglio della spesa pubblica è diventato nel tempo il cavallo di battaglia dei governi, ma in realtà è una assoluta chimera.
Infatti dal 1997 ad oggi, come dimostra uno studio della Cgia, al netto degli interessi sul debito è aumentata del 68,7%.
Quindi non abbiamo alleggerito lo Stato, al contrario abbiamo drenato risorse facendo crescere i fondi a disposizione della complessa macchina della burocrazia senza di contro osservare un miglioramento dei servizi erogati.
Dov'è il problema? Sfatiamo una leggenda. La spesa pubblica non è lievitata per il maggior trasferimento di denaro ai servizi essenziali, visto che progressivamente giustizia, istruzione e sanità hanno subito tagli importanti. Ciò che ha assunto dimensioni mostruose, è il fenomeno delle aziende collegate ad amministrazioni pubbliche, centrali e locali. Quindi nell'era del liberismo il peso dello stato è cresciuto nell'economia, in assoluto contrasto con le teorie macroeconomiche a cui fanno riferimento governi moderati o conservatori (come i nostri degli ultimi venti anni).
E per il futuro? Assistiamo a dichiarazioni d'intenti che non trovano conferme nella realtà. Si pubblicizza la compressione della spesa pubblica e nel documento di programmazione finanziaria per il 2014 è previsto un incremento della spesa per servizi pubblici di ben 3,2 miliardi.
E' necessario quindi che il cittadino italiano cresca, si informi e vada al di là dei messaggi demagogici della classe politica, leggendo se necessario gli atti ufficiali delle istituzioni pubbliche.

Nel frattempo la troika ci osserva.

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