Il razzismo nasce dalla paura del
diverso. Io non ho paura del diverso, ma del presunto simile, ovvero un mio
concittadino, che in realtà è diverso. Perchè mi sento straniero nel mio
paese.
L'odio porta odio, e la morte porta
morte.
Nella sera dell'ultima sciagura del mare
in cui disperati hanno perso la vita nella ricerca di una nuova vita una
immagine mi raggela. Io su un barcone, stipato con altri, mentre attraverso un
mare buio e freddo, tenendo per mano mio figlio. All'improvviso uno scossone e
siamo in acqua. Vedo mio figlio andare giù ed io dopo di lui, lo inseguo e tendo
una mano, cerco di strillare come se le mie urla possano fermarlo, ma ingoio
acqua, e mi addormento per sempre con il dolore più forte di tutti i dolori, non
poter salvare mio figlio.
A chi anche solo lontanamente inveisce
contro gli "extracomunitari" che attraversano il Mediterraneo, vorrei che il buon
Dio portasse in sogno la sensazione di nascere insieme ai propri figli in terre
talmente prive di speranza da rischiare una fine tragica come quella raccontata
in questi giorni.
Perchè se si rischia consci di sapere
cosa si rischia vuol dire che la vita non è davvero più tale.
E noi siamo solo
ospiti su questo mondo, insieme a tutti gli altri.
Nessun commento:
Posta un commento