domenica 13 ottobre 2013

Naufrago nel dolore di "el condor pasa!"

Il razzismo nasce dalla paura del diverso. Io non ho paura del diverso, ma del presunto simile, ovvero un mio concittadino, che in realtà è diverso. Perchè mi sento straniero nel mio paese.
L'odio porta odio, e la morte porta morte.
Nella sera dell'ultima sciagura del mare in cui disperati hanno perso la vita nella ricerca di una nuova vita una immagine mi raggela. Io su un barcone, stipato con altri, mentre attraverso un mare buio e freddo, tenendo per mano mio figlio. All'improvviso uno scossone e siamo in acqua. Vedo mio figlio andare giù ed io dopo di lui, lo inseguo e tendo una mano, cerco di strillare come se le mie urla possano fermarlo, ma ingoio acqua, e mi addormento per sempre con il dolore più forte di tutti i dolori, non poter salvare mio figlio.
A chi anche solo lontanamente inveisce contro gli "extracomunitari" che attraversano il Mediterraneo, vorrei che il buon Dio portasse in sogno la sensazione di nascere insieme ai propri figli in terre talmente prive di speranza da rischiare una fine tragica come quella raccontata in questi giorni.

Perchè se si rischia consci di sapere cosa si rischia vuol dire che la vita non è davvero più tale. 
E noi siamo solo ospiti su questo mondo, insieme a tutti gli altri.

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