Da oggi 1 agosto 2013 , ogni bambino
in Germania avrà un posto all'asilo nido.
La cancelliera Angela Merkel, ha
affrontato una sfida ambiziosa, che è nata dall'idea del sindacato IG Metal nel
2008 per risolvere un problema annoso: troppe poche le donne che lavoravano in
azienda. In Germania, infatti, il 68% delle donne ha un’occupazione ma il 45%
chiede il part time (bisogna dire che alla base di questa decisione c’è anche
il forte calo delle nascite in Germania).
E quindi asilo per tutti, così che
le mamme non siano costrette a stare a casa ad accudire i figli.
Nel caso in cui i genitori non
dovessero trovare posto, il Comune entro tre mesi deve provvedere alla
sistemazione.
Contemporaneamente è in arrivo un'altra riforma: l'assegno mensile per chi, invece dell'asilo, i bambini vuole educarli a casa. La scelta di corrispondere un assegno alla donna che decide di educare i bimbi a casa, la reputo complementare, in quanto testimonia la volontà di riconoscere il valore economico della prestazione femminile e del tempo che la donna sacrifica per la famiglia. In alternativa, una donna che scegliesse di lavorare potrebbe contare sull'asilo nido.
Contemporaneamente è in arrivo un'altra riforma: l'assegno mensile per chi, invece dell'asilo, i bambini vuole educarli a casa. La scelta di corrispondere un assegno alla donna che decide di educare i bimbi a casa, la reputo complementare, in quanto testimonia la volontà di riconoscere il valore economico della prestazione femminile e del tempo che la donna sacrifica per la famiglia. In alternativa, una donna che scegliesse di lavorare potrebbe contare sull'asilo nido.
Mi sembra in conclusione che le
due misure permettano alle donne di poter scegliere senza andare incontro a
rinunce o discriminazione a seconda della scelta finale.
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