mercoledì 31 luglio 2013

La prima enciclica sociale: "il lavoro non è una merce"


"La famosa enciclica di Leone XIII, voi la leggete tranquillamente, coll'orlo delle ciglia, come una qualunque pastorale di quaresima. Alla sua epoca, piccolo mio, ci è parso di sentirci tremare la terra sotto i piedi. Quale entusiasmo! 
Ero, in quel momento, curato di Norenfontes, in pieno paese di miniere. Quest'idea così semplice che il lavoro non è una merce, sottoposta alla legge dell'offerta e della domanda, che non si può speculare sui salari, sulla vita degli uomini come sul grano, lo zucchero o il caffè, metteva sottosopra le coscienze, lo credi? Per averla spiegata in cattedra alla mia buona gente son passato per un socialista e i contadini benpensanti m'hanno fatto mandare a Montreuil, in disgrazia. D'essere in disgrazia me ne infischiavo un bel po', renditene conto. Ma sul momento..."


(G. BERNANOS, Diario di un curato di campagna, Milano 1978,p 82).

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