Z-40, il leader
dell'organizzazione criminale Los Zetas, il principale cartello della droga
Messicano, è stato fermato ieri dai marines di Città del Messico. Ieri nel mio
profilo twitter, ho ritwittato la notizia di una blogger messicana. Perché una
notizia del genere è messa in risalto principalmente da un blog? 122 omicidi,
138 minacce e 324 aggressioni contro i giornalisti negli ultimi tempi sono la triste risposta. I giornalisti hanno paura e la copertura mediatica
della violenza provocata dai cartelli della droga in Messico è scesa del 50%
nel 2013 e le parole “cartello” e
“criminalità organizzata” e “narcos” sono quasi sparite dalle cronache nere di ogni giorno. In
Messico ormai solo i narco blog raccontano di questa guerra, pubblicando foto
articoli e video nell’anonimato più assoluto. Fare il blogger in Messico può
costare la vita ma il coraggio di alcuni uomini e donne supera la paura, solo per
denunciare il livello di violenza in questo paese che non ha eguali nel resto del mondo: decapitazioni,
torture, sparatorie sono purtroppo all’ordine del giorno. Perché lo fanno? In queste parole la risposta: “In varie occasioni abbiamo
pensato di mollare, ma non vogliamo farlo perché il nostro messaggio deve
uscire da qui, ci hanno tolto la
tranquillità, i sogni e la pace”.
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