Tyson Gay e Asafa
Powell, i due campioni dei 100
metri sono risultati positivi ai controlli antidoping.
Non oso immaginare in
che vortice di pressioni finiscano questi atleti che assaporano il gusto della "medaglia" e sono
"costretti" a ripetersi.
Penso che ci sia bisogno di una grande
integrità psichica e morale per non cadere nell’errore e che purtroppo sia
molto facile“cedere”perchè diventa una “droga” il fare sempre di più e il
dover ripetersi.
Pietro Mennea diceva che “lo sport deve rimanere l'ultimo
baluardo del tessuto sociale per quanto riguarda il rispetto delle regole. Tra
gli atleti deve vincere il più bravo, non il più furbo”.
E’ fondamentale
dissuadere gli atleti dall’utilizzo di queste sostanze: per farlo servono pene
dure, iniziando con la radiazione immediata a vita e un coinvolgimento penale
anche per chi procura sostanze dopanti con pene simili a quelle per gli
spacciatori di sostanze stupefacenti.
Serve quindi una legge
penale comunitaria che funzioni da deterrente.
Si può essere un
campione per tutti, ma se rimani solo senza nessuno accanto e non hai qualcuno
vicino a te capace di darti solo amore, forse non ne vale la pena.
I tempi di una legge penale comunitaria sono incalcolabili. Secondo me serve colpire patrimoni con risarcimenti danni consistenti
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