martedì 16 luglio 2013

Doping: ancora due casi eccellenti

Tyson Gay e Asafa Powell, i due campioni dei 100 metri sono risultati positivi ai controlli antidoping.
Non oso immaginare in che vortice di pressioni finiscano questi atleti che assaporano il gusto della "medaglia" e sono "costretti" a ripetersi. 
Penso che ci sia bisogno di una grande integrità psichica e morale per non cadere nell’errore e che purtroppo sia molto facile“cedere”perchè diventa una “droga” il fare sempre di più e il dover ripetersi. 
Pietro Mennea diceva che “lo sport deve rimanere l'ultimo baluardo del tessuto sociale per quanto riguarda il rispetto delle regole. Tra gli atleti deve vincere il più bravo, non il più furbo”.
E’ fondamentale dissuadere gli atleti dall’utilizzo di queste sostanze: per farlo servono pene dure, iniziando con la radiazione immediata a vita e un coinvolgimento penale anche per chi procura sostanze dopanti con pene simili a quelle per gli spacciatori di sostanze stupefacenti. 
Serve quindi una legge penale comunitaria che funzioni da deterrente.


Si può essere un campione per tutti, ma se rimani solo senza nessuno accanto e non hai qualcuno vicino a te capace di darti solo amore, forse non ne vale la pena.

1 commento:

  1. I tempi di una legge penale comunitaria sono incalcolabili. Secondo me serve colpire patrimoni con risarcimenti danni consistenti

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