Esiste un accordo di
collaborazione scientifica tra Italia e Stati Uniti per intensificare la
ricerca scientifica e approfondire le neuroscienze con l'obiettivo di capire
quali danni cerebrali provochino le droghe.
L'idea comune e' che
comunque chi finisce nel tunnel della droga possa essere pienamente recuperato
e non cronicizzato.
Quindi niente stanze
del buco, niente terapie con eroina, ma la possibilita' di recuperare i
tossicodipendenti ed in prospettiva, arrivare a un'operazione che consenta in
maniera preventiva di mettere in sicurezza le persone dall'utilizzo delle droghe[1].
[1] L'accordo, siglato tra il Dipartimento Politiche Antidroga
e il National Institute on Drug Abuse (Nida), arriva a seguito di un'altra
intesa bilaterale Italia-Usa, che metteva al centro la salvaguardia della
salute e della sicurezza dei cittadini e il no alla liberalizzazione delle
sostanze stupefacenti.
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