Solo per ricordarci che pensare e agire diversamente si può davvero, riprendo il discorso che Mujica ha pronunciato a braccio alla Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile Rio+20, il 21 giugno 2012, un discorso, come solo pochi grandi politici hanno saputo pronunciare, in cui ha denunciato l’assurdità del mondo in cui viviamo: “Veniamo alla luce per essere felici. Perché la vita è corta e se ne va via rapidamente. E nessun bene vale come la vita, questo è elementare. Ma se la vita mi scappa via, lavorando e lavorando per consumare un plus e la società di consumo è il motore, perché, in definitiva, se si paralizza il consumo, si ferma l’economia, e se si ferma l’economia, appare il fantasma del ristagno per ognuno di noi. Ma questo iper consumo è lo stesso che sta aggredendo il pianeta. I vecchi pensatori – Epicuro, Seneca o finanche gli Aymara – dicevano: povero non è colui che tiene poco, ma colui che necessita tanto e desidera ancora di più e più. Queste cose che dico sono molto elementari: lo sviluppo non può essere contrario alla felicità. Deve essere a favore della felicità umana; dell’amore sulla Terra, delle relazioni umane, dell’attenzione ai figli, dell’avere amici, dell’avere il giusto, l’elementare. Precisamente. Perché è questo il tesoro più importante che abbiamo: la felicità!”
venerdì 12 aprile 2013
Se si vuole, si può pensare e agire diversamente: l'esempio di "Pepe" e la felicità
Se si vuole cambiare basta volerlo: il Presidente dell'Uruguay José Alberto "Pepe" Mujica Cordano, è un esempio tangibile di buona politica. Ogni mese dei 250mila pesos (circa 10 mila euro) del suo stipendio da Capo di Stato, Mujica trattiene per sé soltanto 800 euro (che in Uruguay equivalgono allo stipendio di un impiegato bancario). Il resto, il 90% dei suoi emolumenti, è devoluto a un'istituzione che aiuta lo sviluppo delle zone più povere dell'Uruguay attraverso la costruzione di abitazioni con acqua e luce.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento