sabato 2 marzo 2013

Pretendiamo un confronto costruttivo per costruire un'Italia sulla roccia: questa è democrazia

"Trovo sbagliato e dannoso inseguire Beppe Grillo sul suo terreno, quello delle dichiarazioni ad effetto. Quello della frase di tutti i giorni. Tanto lui cambia idea su tutto, la storia di questi ultimi 30 anni lo dimostra. Grillo non va rincorso, va sfidato. Sulle cose di cui parla, spesso senza conoscerle". Lo scrive il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, sul suo blog.
Finalmente qualcuno scende in campo e fa una proposta intelligente  su come affrontare il M5s, sui temi concreti che affliggono il paese, sui contenuti delle proposte, terreno sul quale Beppe Grillo ed i suoi attivisti difficilmente vogliono discutere in maniera costruttiva, al di fuori dei monologhi autoreferenziali e degli slogan ripetitivi. 
Onore al movimento che ha saputo studiare e incanalare la rabbia e la frustrazione di tanti giovani e meno giovani, ma la democrazia è dialogo e confronto costruttivo. 
Nel programma del movimento ci sono tante idee su cui gli attivisti hanno fondato il proprio voto, ma cosa vuol dire che il movimento "voterà per tutte quelle proposte che sono parte integrante del nostro programma"? Se non ci sarà un Governo non ci sarà nessuna proposta da votare....
È “facile” lottare contro i poteri costituiti, tentando di delegittimarli in nome della legalità, della giustizia e di generiche idee di lotta contro i privilegi di una casta. 
In nome di questi grandi valori si agitano le masse portando avanti movimenti e critiche distruttive e mai costruttive, portando disorientamento in nome di una loro ipotetica attitudine a governare o a dirigere dei movimenti che rimangono sempre tali sulla carta, in quanto non si ha mai la capacità e la forza di governare. 
La forza di un Governo è che finalmente il suo popolo si possa identificare nelle Istituzioni e nelle leggi. 
Il problema è che siamo tutti capaci e illuminati a criticare e a divenire in un secondo economisti, giuslavoristi, allenatori ed opinion leader. 
Siamo abili a distruggere ma mai a costruire una casa su solide fondamenta, al massimo una casa con fondamenta di sabbia e argilla. Allora diventa più semplice distruggere senza sporcarsi le mani con il potere, che tentare di costruire quella casa con fondamenta posate sulla roccia. 

Quello che mi auguro e che auguro alle prossime generazioni, è di vedere un’Italia migliore e più virtuosa .

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