Il segreto del successo del Movimento a 5 stelle si fonda sul rifiuto costante e continuo del confronto pubblico con gli avversari politici, preferendo l'arte e l'esercizio scenico del monologo. Se poi il monologo è diretto esclusivamente contro il facile bersaglio di partiti di potere e la "casta", il successo è garantito.
Ma se la forza di questo movimento come si dice, sono le idee, l'onere di un contraddittorio è doveroso, ma significherebbe scendere dal comodo trono del soliloquio.
L'Italia intera (e sopratutto i giovani) apprezzano le indubbie doti teatrali del leader del movimento (il cui spettacolo teatrale nel 2011 è stato lo spettacolo più visto in Italia) ma ha anche diritto di conoscere le sue capacità di replica alle obiezioni che non si riducano a un post su un blog o a un tweet.
Ad esempio nel “programma” del M5S non si dice assolutamente nulla sul dramma del lavoro, se non la sterile e retorica affermazione dell’abolizione della legge Biagi (276/03), dimenticando che solo un anno fa entrava in vigore la Legge Fornero ...dimenticanza, non conoscenza o disinteresse sul tema del lavoro?
Siamo tutti capaci ad essere leoni senza nessuno davanti, dimenticando che la vera ricchezza della democrazia è il contradditorio.
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