Non sempre ho conosciuto la destinazione
del mio viaggio e talvolta non sono nemmeno riuscito a stabilire la direzione
precisa in cui stavo andando, ma il mio procedere su binari dritti, mi ha
sempre trasmesso una sensazione di forza e sicurezza non comuni e per questo il
mio viaggio era pieno di fascino.
Si dice che il primo sintomo del fatto
che stiamo uccidendo i nostri sogni è la mancanza di tempo. E’ allora diviene
imperativo avere tempo per sé.
In una società frenetica dove si corre
sempre dietro qualche obiettivo non si ha mai tempo di fermarsi, guardarsi
indietro e magari riuscire a scoprire se stessi e quello che si vuole
veramente.
Pablo Neruda diceva in una sua splendida poesia che: “Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non rischia e chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,quelle che fanno di uno sbadiglio
un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai
sentimenti. Lentamente muore, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la
certezza con l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno
una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non
viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se
stesso. Muore lentamente chi distrugge l' amor proprio, chi non si lascia
aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna e della pioggia
incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi
non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando
sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice
fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di
una splendida felicità”
La poesia di Neruda è davvero bella, ma
dobbiamo ammettere che almeno una delle cose descritte nel testo la ripetiamo
quotidianamente: c’è chi non prende mai una posizione, chi passa tutto il tempo
ad auto commiserarsi, e chi, pensando solo a se stesso, non si cura di
nient’altro.
Avere interessi è una delle cose
fondamentali per vivere bene, magari sarà banale, ma essere felici è possibile
soltanto quando si riesce a vivere la vita fino in fondo.
Bisogna imparare a conoscere se stessi
prima di pretendere di conoscere gli altri, bisogna imparare ad accettarsi,
bisogna costruirsi un proprio io e strutturarsi una coscienza interiore
attraverso le esperienze e gli ostacoli che ci si presentano davanti.
Nella vita forse arrivato a metà di un
percorso si sente l’esigenza di sognare ad occhi aperti e ho scoperto iniziando
a scrivere, che quando
mi fermo e inizio a scrivere, la mia anima si esprime in tutta la sua essenza;
mi rilasso, mi diverto, mi ascolto e sono felice di poter condividere con gli
altri quello che penso, quello che so e quello che ho imparato nel mio viaggio,
perché ogni condivisione è vita.
Allora perché essere egoisti?
Perché tenere tutto per me?
Perchè non provare a scrivere e a condividere?
Ed è un vero piacere avere voglia di scrivere
ed esternare i
propri pensieri in un luogo, come un blog , in cui si può farlo liberamente senza censure e con la possibilità
di arrivare al centro del cuore di molte persone conosciute e sconosciute.
Così nasce l’essenza del mio blog in cui pubblico, come in una sorta di diario online, i miei pensieri, le mie opinioni, le riflessioni e le mie
considerazioni su temi di attualità e non.
Il titolo del diario, “Running around my brain” , deriva
proprio dall’esigenza di parlare senza freni di me, delle mie passioni, delle
mie opinioni cosi in modo casuale, tirando fuori tutto quello che corre
velocemente intorno al mio cervello, come un neurone motorio impazzito.
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