Oggi 19 marzo
2013 , ricorre l’undicesimo anniversario della morte del Prof. Marco
Biagi, ucciso dalle nuove Brigate Rosse, perchè “colpevole”di aver firmato il
Libro Bianco e quella Legge di riforma del mercato del lavoro che poi prese il
suo nome.
Ricordarlo è un
dovere e un segno di attenzione umana e civile.
Non dobbiamo mai dimenticare il suo esempio e di tutti quei servitori dello
Stato che hanno perso la vita per mano dei terroristi.
Queste morti violente
ci devono far riflettere: non devono esistere ragioni di dissenso politico o
sociale che possano giustificare forme di ricorso alla forza destinate a
sfociare in atti così efferati. Oggi quindi, oltre il ricordo del Prof. Biagi, è
necessario ricordare le storie di tutte le vittime di atti terroristici e dei
loro familiari che ogni giorno devono sopportare il dolore fisico e morale di
avere perso i propri cari a causa di questi insensati e ingiustificabili atti
di violenza.
Nessun commento:
Posta un commento