La Roma supera il Parma all'Olimpico ed aggancia in un colpo solo Lazio (caduta nella neve di Torino contro i granata) e l'Inter (che tuttavia dovrà recuperare il match di Genova contro la Sampdoria, rinviato per cattive condizioni meteorologiche). Bel colpo, se si pensa che soltanto un mese e mezzo fa questa squadra appariva praticamente in disarmo.
Diciamo subito che al di là del risultato i giallorossi hanno disputato una prova positiva, decisamente migliore rispetto all'ultimo confronto casalingo contro il Genoa, dove malgrado i tre punti la prestazione era stata decisamente poco convincente.
Specialmente nei primi 45 minuti, gli uomini schierati da Andreazzoli hanno sciorinato un gioco molto volitivo, parente di quello ammirato anni fa con Spalletti.
Ritmi vertiginosi sin dalle prime battute, con la squadra che dopo il vantaggio firmato Lamela (deviazione sotto porta su gran botta di De Rossi) continuava a premere sull'accelleratore e a creare occasioni come forse mai era accaduto da quando Andreazzoli siede sulla panchina della Roma.
Al termine dell'ennesima azione tambureggiante dei giallorossi, Perrotta a colpo sicuro spediva sulla traversa e falliva incredibilmente l'opportunità del raddoppio. Più tardi lo stesso campione del mondo veniva atterrato ma il buon Russo di Nola, ormai abituato a far danni (semmai la colpa è di chi lo fa ancora arbitrare) ovviamente lasciava correre.
Nel finale di tempo il Parma si affacciava in avanti, quasi per forza d'inerzia dopo aver rischiato più volte il tracollo. Ma se la prima parte della gara si fosse conclusa con 2/3 reti di scarto a favore della Roma, per quanto espresso e per il numero delle occasioni costruite, nessuno avrebbe potuto gridare allo scandalo.
E pensare che al momento di leggere le formazioni iniziali, più di qualcuno aveva manifestato non poche perplessità. Osvaldo, unico attaccante di ruolo vista l'assenza prolungata di Destro, relegato nuovamente in panchina. Tachtisidis (autore di una buona prova) uno dei giocatori più discusso della gestione zemaniana, titolare di centrocampo insieme a De Rossi, con Marquinho e Florenzi a presidiare le corsie esterne. Lamela libero di svariare sul fronte offensivo con Totti finto centravanti.Ma ciò che conta è che la squadra, specialmente per quanto concerne il primo tempo, ha funzionato in maniera egregia.
La ripresa iniziava sulla falsa riga di quanto accaduto prima. Pronti via, punizione a giro del capitàno con nuovo legno colpito, dopo quello di Perrotta.
Da lì in poi però i giallorossi subivano un calo, con il Parma che col passare dei minuti guadagnava metri ed arrivava a schiacciare la Roma nella propria area di rigore.
In questa fase la Roma ha rischiato di vanificare tutto quanto di buono (anzi, di molto buono) espresso in precedenza: una volta era la traversa a salvare Stekelemburg sulla capocciata di Paletta (al termine di un corner per gli emiliani); poi in almeno un paio di circostanze il Parma sfiorava il pari, mancato davvero per un'inezia.
Fortunatamente Francesco Totti, autore dell'ennesima prova magistrale, toglieva le castagne dal fuoco spedendo alle spalle di Mirante un calcio piazzato che gli regalava la rete n° 226, superato Nordhal e secondo posto solitario nella classifica dei marcatori della serie A di tutti i tempi. Non male per un giocatore "finito" e che "la gioca troppo di prima".
Il raddoppio chiudeva di fatto l'incontro per una vittoria estremamente importante, in ottica europea. A questo punto, con ancora nove incontri da disputare e 27 punti in palio, la Roma rientra pienamente in corsa dalla porta principale per un posto in Europa. Lazio ed Inter sono state agganciate, sebbene i nerazzurri dovranno recuperare la sfida contro la Sampdoria, rinviata per maltempo. La Fiorentina, quarta da sola, dista soltanto 4 lunghezze. Più distante e molto difficile da raggiungere il terzo posto, occupato dal Milan che conserva i suoi 7 punti di vantaggio nei confronti dei giallorossi.
Giallorossi che tuttavia ieri sera, in una gara tutt'altro che scontata, hanno convinto. Al di là del calo nella ripresa che poteva costare molto caro, la Roma ha indubbiamente disputato un buon incontro, sul piano del gioco e dell'intensità non si sono visti i problemi notati in altre precedenti occasioni. Ora la sosta, cui seguirà alla ripresa, nell'immediata vigilia di Pasqua, la delicata trasferta di Palermo.
Un Palermo disperato, ferito e proprio per questo da considerare temibile. Ancora nove gare di questo campionato in cui la Roma sembra avere tutte le carte in regola per poter chiudere in maniera più che dignitosa una stagione che sembrava ormai compromessa. Siamo in ballo, balliamo allora. Avanti così, Roma.
Ringrazio l'autore dell'articolo, sempre interessante e preciso.
RispondiEliminaCiao Emanuele
Ed io ringrazio te, Emanuele. Senz'altro è molto più piacevole commentare un risultato positivo ;)
RispondiEliminaAndrea
Molto obiettivo e lucido complimenti, non conoscevo questa rubrica sulla Roma.
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