giovedì 28 marzo 2013

20 anni con Francesco Totti di Emanuele Zirilli


Francesco Totti, "il capitano, il nostro capitano", parafrasando Zampa, oggi nel pomeriggio, taglierà il traguardo dei 20 anni di carriera in serie A sempre con la stessa maglia: come lui solo lo Zio Bergomi con l'Inter e Paolo Maldini con il Milan.
Esordì a Brescia a 16 anni, in un assolato pomeriggio del 28 marzo 1993, chiamato dal mister Vujadin Boskov a sostituire Ruggiero Rizzitelli (Rizzigol), negli ultimi due minuti del match tra Brescia e Roma, con la Roma saldamente in vantaggio con Caniggia e Mihajlovic.
Boskov disse: "dai facciamo entrare il ragazzino" e le telecamere e i giornalisti purtroppo (con il senno di poi) ignorarono il cambio e persero l'appuntamento con la storia.
Mi ricordo, a settembre del 1993 in una mia visita al centro Bernardini di Trigoria, l'arrivo di Totti per gli allenamenti con la macchina della mamma, mentre i campioni della prima squadra arrivavano con le loro fuoriserie.  
E' un traguardo unico, che dimostra la straordinarietà di Totti, in un mondo in cui è difficile raggiungere questo traguardo sia per l'aspetto fisico (nonostante i suoi infortuni), sia per la facilità di cambiare maglia a suon di milioni di euro.
Nella sua carriera è entrato nella classifica dei marcatori di tutti i tempi in Serie A con il suo 226esimo gol contro il Parma (il 17 marzo 2013), puntando deciso al leader Silvio Piola a quota 274.
Non esistono giocatori come lui, ed è senza dubbio il più grande giocatore italiano di sempre.
Come recitava lo striscione che lo ha accolto in campo questa mattina: "E non finisce qui...il meglio deve ancora venire". 
Congratulazioni capitano e in bocca al lupo per i prossimi traguardi.

Emanuele Zirilli


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