Suonare "unplugged" significa suonare in modo acustico, ovvero senza utilizzare amplificatori, senza l'ausilio di strumenti elettronici, solo con gli strumenti nudi e crudi. La musica acustica (chiamata anche unplugged) comprende quindi la musica che usa solamente, o principalmente, strumenti che producono il suono con mezzi acustici.
Unplugged è il participio passato del verbo to unplug, che significa letteralmente "staccare la spina", ed è un termine in voga dagli anni 90, in seguito al programma televisivo Mtv unplugged, per indicare le esibizioni acustiche.
Questa breve introduzione, mi è servita per introdurvi il tour unplugged dei Negrita che è iniziato in una serata magica e carica di atmosfera, giovedì 14 febbraio 2013 a Cagli e che ha fatto tappa a Roma ieri (concerto che purtroppo ho perso per motivi di lavoro, ma sicuramente non mancherà occasione per rifarmi in una delle 33 date, che culmineranno nella data del 7 aprile a Milano).
Ne parlo perchè è impossibile infatti rimanere indifferenti davanti alla versione acustica di alcuni brani divenuti famosi invece per la loro fragorosa elettricità.
Questo tour mostra l'evoluzione e la maturità artistica della band, perché i Negrita hanno operato un ritorno alle origini, andando a ripescare dei brani quasi persi nella memoria musicale del gruppo, pezzi che solo i più accaniti fan, come il sottoscritto, potrebbero ricordare, andando a ripescare negli otto grandi album della loro storia.
Vedendo con quale passione Pau e compagni si sono preparati a questi eventi e il successo documentato da giornali e foto, non si può fare a meno di apprezzare l’assoluta originalità con la quale i Negrita hanno
affrontato questa nuova avventura con arrangiamenti totalmente nuovi, scegliendo come location dei concerti auditorium e teatri che consentiranno un rapporto nuovo e diverso con coloro che andranno ad ascoltarli, sia gli accaniti fan, sia persone che non amano i concerti negli stadi o nei palazzetti.
affrontato questa nuova avventura con arrangiamenti totalmente nuovi, scegliendo come location dei concerti auditorium e teatri che consentiranno un rapporto nuovo e diverso con coloro che andranno ad ascoltarli, sia gli accaniti fan, sia persone che non amano i concerti negli stadi o nei palazzetti.
Questa nuova idea è un successo, perchè utilizzando queste location (nel concerto) l' "ascolto", avrà la meritata centralità.
In bocca al lupo e buon tour
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