Si parla di un accordo di larghe intese tra i partiti di centrodestra e centrosinistra per un Governo di scopo. Ma tra le varie coalizioni e partiti che siederanno in Parlamento, non c'e'accordo su nulla: non sul lavoro, non sulla scuola, non sulla previdenza, non sulla sanita', non sulla giustizia, neanche sui temi chiave della riforma della legge elettorale e delle istituzioni. C'e'disgregazione e quello a cui assisteremo saranno assurdi spettacoli di lacerazione e di impotenza, con l'incapacita' di eleggere le principali cariche dello Stato.
In questo nuovo scenario c'e' un giocatore che ha dato alle masse l'impressione di essere un asso, perche'avendo il pallone, corre e lo porta da una parte all'altra del campo: ma guardandolo bene la sua corsa e'a testa bassa, non e'capace di costruire, non e'capace di segnare, crea solo "movimento".
Un partito puo'contare per i consensi che raccoglie su proposte precise, non sul contrasto del sistema attuale. E'una situazione paradossale sembra di stare alla fine di una legislatura non al suo inizio.
Il Governo che uscira'fuori (se uscira'fuori) godra' di ottima salute fino a quando si presentera' in Parlamento per la fiducia. Il problema e'serio. E oggi la borsa cala del 4,89%.
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