giovedì 28 febbraio 2013

Il Papa che vorrei


Dopo la "rinuncia" del Papa Benedetto XIV, andando verso il Conclave, mi sono imbattuto "emozionalmente" in alcune riflessioni del neo Cardinale filippino Luis Antonio Tagle, scelto proprio da quello che dal 1 marzo sara' "Papa emerito". In un'omelia di aprile Tagle disse: "siamo tutti battezzati, lavoriamo insieme per mostrare a tutti che la vera felicità si può trovare solo in Gesù morto e risorto per noi. La nostra missione è diffondere il Vangelo, per liberare la gente dalla schiavitù delle cose materiali: povertà, discriminazioni sociali e malgoverno". Le sue riflessioni mi hanno colpito e dato serenita', perche' il suo invito e'quello di portare al mondo l'ottimismo che viene dalla fede in Dio, imitando Cristo nel rispetto per ogni persona umana: "Egli ha difeso la dignita' di tutti, in particolare di quanti sono trascurati e disprezzati dal mondo. Amando i suoi nemici, Egli ha affermato la loro dignita'".

Il suo ottimismo e la sua serenita' si esprimono in un messaggio di fiducia e speranza: "Non vi spaventate! Vivete tutto con la fiducia che il Signore è sempre con voi e che lo Spirito Santo continua a soffiare nonostante noi stessi e molte volte grazie anche a noi stessi". Interessanti e piene di spunti, le sue riflessioni sul mondo attuale: "sembra che oggi ci sia una cultura neoliberista che viene esportata e proposta come l'elemento di unificazione. Si tratta di una cultura di ispirazione totalmente neopagana, influenzata da valori postmoderni decisamente mondani, individualistici, competitivi e materialistici. Contro tale proposta pervasiva, la Chiesa deve proporre una visione basata su una solidarietà autentica a tutti: il rispetto della dignità umana è essenziale per la vera solidarietà. Tra i tanti che non ricevono solidarietà vi sono i gruppi minoritari all'interno di vari paesi: i lavoratori migranti, coloro che non hanno voce nella società e di fronte alla cultura dominante, quelli che si trovano nell'indigenza economica, i profughi. Nel nostro frammentato mondo di minoranze, la chiesa ha l'opportunità privilegiata di testimoniare l'amore di Dio che vede gli esseri umani come sono, anziché cercare in loro le qualità amabili che hanno da offrire o dalle quali si può trarre profitto". Questo cardinale mi ha emozionato per il suo sorriso e per le sue qualità umane. Parla bene, è molto "emozionale" , generoso, allegro, umile e soprattutto riesce a toccare il cuore della gente, ma sopratutto degli ultimi tra gli ultimi.
Il mio cuore per quanto puo'contare ha gia'scelto...

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