Meno
male che Crocetta, neo Governatore della Sicilia, si è immediatamente
distanziato, classificando l'opinione del neo
assessore, come personale e non istituzionale.
Il Prof. Zichichi ha argomentato la sua idea, usando una
metafora: "immaginate di avere una macchinetta dove metti
un euro ed esce un panino, e una macchinetta identica dove metti sempre un euro
ed escono un milione di panini. Voi che scegliereste? Un milione, è chiaro.
Ecco, questo è il vantaggio dell'energia nucleare per il genere umano".
C’è da sottolineare che l'idea di Zichichi
non è condivisa dai Siciliani che a giugno del 2011 con il referendum sul
nucleare, hanno detto no all'energia nucleare con oltre due milioni di voti
contro.
La
Sicilia deve e può essere il fiore all'occhiello per le energie rinnovabili
(solare nelle
applicazioni termiche (pannelli solari), fotovoltaiche, termodinamica, eolica,
idroelettrica, geotermica, quella da biomasse, biogas, rifiuti) , ma
non per il nucleare.
La
posizione sul nucleare, rappresenta ormai il passato: si va verso un'altra direzione, infatti, non
è necessario né economico puntare sulla costruzione di centrali
nucleari.
E' vero che il petrolio e il metano vanno esaurendosi e che il carbone è fortemente inquinante, ma la
mia idea resta di un secco no
alla costruzione di centrali nucleari in Italia e soprattutto in Sicilia , ma sì
alla ricerca sull’energia nucleare,
in previsione di un futuro, in cui anche questa sarà necessaria. Bisognerà però lavorare sulla capacità di dominarne i
rischi.
E' preferibile sviluppare al massimo la ricerca sulle rinnovabili, incentivando la ricerca e la costruzione di
impianti eolici e fotovoltaici e, migliorare l’attenzione al risparmio
energetico,
sia
con costruzioni ecologiche che riducano al minimo la necessità di riscaldamento
e condizionatori, sia con l’attuazione
al 100% della raccolta differenziata dei rifiuti.
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