La
pesante crisi economica che ha colpito quasi tutti i settori imprenditoriali e
commerciali ha costrettoCosa Nostra a
rivedere tutti gli affari.
E così, oltre che di spaccio e traffico di droga, le
cosche sono rientrate a pieno titolo nella gestione dell'usura, della
prostituzione, delle frodi comunitarie.
Il procuratore aggiunto Teresa Principato ha
detto: «La crisi economica colpisce anche Cosa nostra. Molti negozi chiudono
e i commercianti che non hanno più il denaro necessario a sopravvivere decidono
spesso di denunciare le richieste estortive.
Così il traffico di droga è
diventato nuovamente una delle fonti principali di approvvigionamento di Cosa
nostra in tempi di crisi».
Qui sotto trovate un articolo di Nicola Zingales
pubblicato sul quotidiano La Sicilia del 14/11/2012.
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