Tutti
conosciamo Usain Bolt, campione olimpico e mondiale di atletica leggera nonché
più volte recordman dei 100 e 200 metri e della 4 x 10 0 metri.
Lui
ha percorso i 100
metri nell’estate del 2009 in 9,58 a Berlino; quindi dopo
nemmeno 10 secondi ha terminato la sua splendida performance. Ma quanto ci ha
messo il campione giamaicano a prepararsi alla vittoria?
La
volontà di vincere non è niente se non c’è la volontà di prepararsi a
vincere. Sun Tzu nell’ “Arte della
Guerra” scriveva che i vincenti prima vincono poi danno battaglia, i perdenti
prima danno battaglia e poi cercano il modo di vincere.
Per
prepararsi alla vittoria, al successo, si deve far leva su tre elementi
fondamentali che singolarmente sono molto importanti ma non sufficienti, ma se
usati insieme creano una vera e propria pozione magica. Questi tre elementi
sono:
L’atteggiamento
mentale positivo che è la forza che scatena il successo in ogni ambito della
vita.
Avere
spirito di humour che non significa far ridere o essere un giullare, ma rivela
il modo in cui le persone guardano alle cose, alla vita.
Azione
e reazione, vale a dire dare senso alle parole. Spesso molti falliscono e la
loro reazione è quella di compiangersi o di mollare e abbandonare la
competizione senza chiedersi in prima persona quale possa essere la causa del
loro fallimento.
Il
pluricampione Bolt ad agosto 2011 però ha fallito la vittoria agli ultimi
mondiali nella finale dei 100 metri . E l’ha persa senza nemmeno poter
gareggiare, non avendo avuto la possibilità di sprintare per la sua falsa
partenza dai blocchi.
Quali
sono state le cause del suo fallimento:
·
15%
per un’inadeguata preparazione mentale;
·
0%
per inadeguata preparazione fisica;
·
85%
per l’atteggiamento mentale, per essere sicuro di avere la vittoria in
tasca.
Sembra
assurdo eppure un atteggiamento diverso avrebbe dato a Bolt l’85% in più di possibilità di successo. Per
cambiare atteggiamento è sufficiente innanzitutto rendersi conto di come si è,
di come si è troppo o poco positivi, e trovare valide soluzioni che ci inducano
a migliorare, ad apprezzarci di più o ad essere più umili, ad avere più forza e
coraggio, ad accettare le sfide. Bolt ha capito
il suo errore e il 9 agosto ha zittito il mondo al suo arrivo dei 200
metri.
La
stessa cosa è nella vendita: uno sbagliato atteggiamento può provocare il
fallimento di un commerciale.
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