Per lungo tempo si sono cercate motivazioni di carattere biologico e di
carattere psicologico.
Nella storia umana, l'omosessualità ha ricevuto
valutazioni molto diverse, che vanno da una totale accettazione e integrazione
fra i comportamenti socialmente accettati o addirittura alla loro esaltazione,
fino alla condanna a morte.
La
visione dell’omosessualità nelle religioni spazia anche qui da accettazione a
intolleranza.
L'Istat ha realizzato il primo
rapporto sulla popolazione omosessuale in Italia, i cui risultati sono stati
resi noti in occasione della Giornata contro l'omofobia del 17 maggio.
La maggioranza degli italiani
ritiene che in Italia gli omosessuali siano abbastanza discriminati, e il 73%
condanna i comportamenti discriminatori.
La maggioranza degli italiani è
d'accordo che le coppie omosessuali che convivono, possano avere gli stessi diritti
di una coppia sposata; ma solo il 43,9% ritiene giusto che una coppia
omosessuale possa sposarsi.
C’è una forte contrarietà nei
confronti dell'adozione dei figli: ben l’80% si dice contrario.
Situazione particolare
sull’accettazione del fatto che persone omosessuali rivestano alcuni ruoli: per
il 41,4% non è accettabile un insegnante di scuola elementare omosessuale, per
il 28,1% un medico, per il 24,8% un politico.
A Ginevra, a marzo 2011 alla Commissione Diritti Umani delle Nazioni Unite
è stata depositata, da parte della Colombia, una proposta di Risoluzione, che
chiede di mettere fine alle violenze e discriminazioni fondate
sull’orientamento sessuale e l’identità di genere delle persone, sostenuta da
ben 83 Stati.
Vorrei chiudere con delle affermazioni che sono e saranno un sicuro spunto
di riflessione:
· L'omosessualità è un fatto psicologico profondo.
·
L'omosessuale è assolutamente una persona e come tale merita profondo
rispetto.
·
Discriminazione e disprezzo nei suoi confronti sono contrari alla dignità
dell'essere umano.
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