Il primo consuma
droga volontariamente, ma saltuariamente ma non dipende da essa.
Il
tossicodipendente consuma droga volontariamente e dipende psicologicamente e
fisicamente da essa.
Secondo la
definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la tossicomania “è uno stato d’intossicazione cronica o
periodica, dannosa all’individuo ed alla società, prodotta dall’uso ripetuto di
una sostanza chimica, naturale o di sintesi”.
Le sue caratteristiche sono:
·
il
desiderio invincibile di continuare ad assumere la sostanza e di procurarsela
con ogni mezzo;
·
la
tendenza ad aumentare la dose per ottenere gli stessi effetti;
·
la
dipendenza psichica e poi eventualmente fisica dagli effetti della sostanza;
·
la grave
compromissione della salute, della vita di relazione e della validità
individuale.
Ciao Andrea
RispondiEliminail filo sottilissimo che divide i due mondi (consumatore e tossicodipendente) è tanto flebile che il solo consumo talvolta crea dipendenza. Esempio ne è l'uso della nicotina assunta attraverso le sigarette.
Difficile diventa invece la gestione del tossicodipendente. La lunaticità con cambio di umore, l'odore pregnante del composto chimico che integra l'essenza naturale, gli occhi innaturali e rossi sono caratteristiche che permettono di accorgersi dello stato di dipendenza di un soggetto. Avere la capacità di gestire i cambi di umore del tossico è purtroppo un dono che non tutti hanno e che talvolta non permettono di aiutare chi ha bisogno d'aiuto ma anche condivide la propria vita con loro.
Abbandonarli a loro stessi o dare loro una chance di redenzione: l'arduo dilemma che coinvolge centinaia di migliaia di famiglie.
maurizio