Arriverà
il momento in cui sarà dissolta
la convinzione che si lavora solo se si permane all’interno di un edificio, ovvero si lavora solo se si sta seduti nella scrivania del proprio luogo di
lavoro?
La risposta che auspico è si, o meglio è già arrivato!
Lo
Smart Working propone un modo di lavorare differente, in cui il
dipendente che è una risorsa dell'azienda, viene riconosciuta tale e quindi
viene considerata competente nella gestione del proprio lavoro e dei propri
tempi (e fino a qua nessun problema), ma soprattutto è autonomo nella scelta
dei propri spazi e dei propri mezzi, nel rispetto degli obiettivi fissati dall’azienda.
Con lo smart working perde importanza il concetto di luogo di lavoro, ma viene
messo al centro dell'attenzione la risorsa lavoratore e la sua capacità di
autogestirsi conciliando al meglio vita privata e vita lavorativa.
Secondo una ricerca del Politecnico di Milano questi sono solo alcuni vantaggi per gli stakeholders: per l'azienda sicuramente una maggiore produttività e un risparmio sui costi dell'assenteismo, per le persone maggiore soddisfazione, un grande risparmio economico e meno tempo impiegato negli spostamenti e per la società meno emissioni C02 (e non solo) PoliMI.pdf
Secondo una ricerca del Politecnico di Milano questi sono solo alcuni vantaggi per gli stakeholders: per l'azienda sicuramente una maggiore produttività e un risparmio sui costi dell'assenteismo, per le persone maggiore soddisfazione, un grande risparmio economico e meno tempo impiegato negli spostamenti e per la società meno emissioni C02 (e non solo) PoliMI.pdf
Questo non vuol dire che si chiudano tutti gli uffici, ma significa rivedere il modo di lavorare lasciando alle persone maggiore autonomia a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati.
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