Il comportamento disonesto della classe politica che ci ha accompagnato in
questi anni, ha contribuito a rafforzare una disaffezione degli italiani verso
la politica e allo stesso tempo ha portato a una forte spinta verso gli
estremismi. Infatti, la globalizzazione, apre grandi orizzonti: aumento di
scambi commerciali, scientifici e informativi in tutto il mondo, mobilità di
persone e capitali. Al contempo essa crea tuttavia, una dinamica che si
esplicita in minacce per la convivenza democratica dovute alla crescita
delle disuguaglianze, nella separazione dell'economia dal controllo politico,
nel ruolo sempre più importante assunto dalle multinazionali, nei movimenti
migratori.
Questa situazione d'indebolimento degli Stati spinge alcuni gruppi a
cercare in movimenti favorevoli all'ultra nazionalismo, la protezione che lo
Stato non è più in grado di offrire.
Esiste una parte importante della classe politica, sia dalla parte di
quelli che dovrebbero essere i rottamati, sia da quelli che dovrebbero essere i
rottamatori (o il nuovo che avanza), che alla dignita' del lavoro a favore
della collettivita' (che a detta di molti viene fatto per "missione"
a 9.000 euro al mese), preferisce la poltrona, la tangente, lo scambio di
favori e quella moltitudine di benefici che solo in Italia si possono trovare.
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