venerdì 14 novembre 2014

La presentazione efficace

La presentazione deve essere la carta vincente e per presentazione non s’intende solo come si è vestiti, il biglietto da visita o il portabiglietti da visita, la presentazione è anche e soprattutto il modo in cui ci introduciamo, quello che diciamo, come lo esprimiamo e in quanto tempo.
Le migliori presentazioni sembrano essere quelle che si sviluppano in non più di un minuto, in cui si danno accenni chiave su chi siamo e cosa facciamo e in cui abbiamo anche posto domande che creino interesse e curiosità nell’interlocutore.
Dobbiamo essere brevi, preparati, andando subito al nocciolo della questione.
Se la presentazione è andata bene, si può cominciare a pensare a quello che segue.
La cosa più importante è essere credibili: avere i prezzi più bassi non porta da nessuna parte se il cliente non ha fiducia. Il più delle volte, anzi, i prezzi bassi spaventano chi compra. Il campanello di allarme che fa comprendere al commerciale che non ha instaurato un reale rapporto di fiducia con il cliente, è quando questo pone degli ostacoli, quando dice di avere bisogno di tempo per riflettere, quando rimanda un incontro a data da destinarsi, quando afferma che non c’è budget sufficiente per l’acquisto.
Arginare questo tipo di ostacolo si può, ma il tutto dipende dalla presentazione, infatti, durante i primi approcci con il cliente occorre necessariamente coinvolgerlo e osservarlo, avendo cura di percepire i segnali inconsci. Le domande sono, infatti, molto importanti, perché possono generare il blocco nel cliente oppure, se sono intelligenti e potenti, lo sblocco totale.
Una domanda potente è quella che riesce contemporaneamente a indagare, dimostrare interesse per il cliente e orientare la discussione.


Nessun commento:

Posta un commento