Queste notizie squarciano il tuo cielo di carta e ti mostrano cosa c'è li fuori, ti fanno toccare con mano la fragilità e la precarietà della vita e ti liberano da tante illusioni, facendoti guardare tutto con occhi diversi.
Un'ora prima Stefano e Cristian erano in curva come me ad assistere ad uno spettacolo, a sventolare le bandierine che facevano da cornice ad una splendida coreografia e poco dopo sono stati strappati violentemente alla vita.
Per Christian, suo papà era un tesoro immenso: un vulcano di idee e di energia, un'enciclopedia vivente, un sacco pieno di amore, gioia, bontà e affetto incondizionato.
Era il balsamo che lo consolava, l'ombra che lo seguiva nelle paure e nella tristezza, l'esempio da seguire.
Era il grande condottiero che sapeva vincere tutte le battaglie, nel lavoro e nella vita.
Era la persona sensibile, che sapeva essere bambino senza vergogna.
Per Stefano, suo figlio era la vita.
Nel giorno del loro addio, ogni mia preghiera e ogni mio pensiero sono per questi due angeli.
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