mercoledì 13 agosto 2014

Vivere liberi

Per capire la vera liberta' voglio riprendere il passo del Vangelo di Matteo: "Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammóna. Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena". 
Il nostro cuore non può sopravvivere ai compromessi. Anche se la nostra vita ne e' piena, non possiamo servire a due padroni. Le parole di Gesù sono chiarissime: amare mammona, significa odiare Dio. 
Mammona è il potere, il prestigio, la gloria con quale compriamo gli affetti, leghiamo le persone. 
L'attaccamento a mammona è la radice di tutti i mali, ci porta ad essere schiavi e a perdere la nostra libertà. 

La libertà è  il primo dono che Dio dà  all' uomo, senza alcuna mediazione. Ma avendola ricevuta in dono non deve essere un'occasione per servire mammona.

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