Qualche giorno fa, esco in giardino e vedo mia figlia seduta su una sedia
che fissa attentamente il suo sguardo a terra. Era completamente rapita dal
"suo" spettacolo. Le chiedo "Cri,
cosa guardi?" e lei indicando per terra con gli occhi stupiti, mi
risponde: "papa',papa',guarda una lumaca!". Allora la prende e per proteggerla, la mette in
una ciotola per evitare che il padre incauto la calpesti. E'unico vedere un
bimbo che fissa il suo sguardo su un particolare minimo della natura: la realtà
più semplice e banale si mostra ai suoi occhi come lo spettacolo più
affascinante e stupefacente al mondo. Quello che capita invece a noi adulti
e'trovare il nulla nel tutto: attraversiamo città e guardiamo la natura con
indifferenza, presi dai nostri pensieri calcolando sempre il nostro tornaconto.
Allora citando Blake, sarebbe bello:"vedere
il mondo in un granello di sabbia, il firmamento in un fiore, l'infinito nel
cavo della mano e l'eternita'in un'ora". I have a dream: impariamo
tutti a trovare il tutto nel nulla, con lo stupore unico di un bimbo. Chiudo
citando Shakespeare: "si puo'essere
in un guscio di noce e sentirsi re di uno spazio infinito", come fa
una bimba nella sua spontaneità.
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