venerdì 1 agosto 2014

Messico e droga

Il Messico, è uno dei più importanti produttori di eroina e marijuana destinate al mercato statunitense.
E’ il paese dove la lotta al narcotraffico, produce migliaia di vittime ogni anno.  
I giornalisti hanno paura e la copertura mediatica della violenza provocata dai cartelli della droga[1] in Messico, è scesa del 50% nel 2013 e le parole “cartello” e “criminalità organizzata” e “narcos” sono quasi sparite dalle cronache nere di ogni giorno.
In Messico ormai solo i “narcoblog”, raccontano di questa guerra, pubblicando foto articoli e video nell’anonimato più assoluto. Fare il blogger in Messico può costare la vita ma il coraggio di alcuni uomini e donne supera la paura, solo per denunciare il livello di violenza in questo paese che non ha eguali nel resto del mondo: decapitazioni, torture, sparatorie sono purtroppo all’ordine del giorno.
Perché lo fanno?  
In queste parole di una blogger, la risposta: “in varie occasioni abbiamo pensato di mollare, ma non vogliamo farlo perché il nostro messaggio deve uscire da qui, ci hanno tolto la tranquillità, i sogni e la pace”. 



[1] Los Zetas, è il nome di un’organizzazione criminale originaria del Messico, impegnata nel traffico internazionale di droga sul territorio centroamericano. Formatasi inizialmente come gruppo paramilitare, i suoi membri originari erano disertori delle forze speciali dell'esercito messicano e “Kaibilies” del Guatemala, cosa che ha reso i Los Zetas come uno dei più violenti e tatticamente meglio progrediti sul campo.

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