mercoledì 16 luglio 2014

Politica

Il comportamento disonesto della classe politica che ci ha accompagnato in questi anni, ha contribuito a rafforzare una disaffezione degli italiani verso la politica e allo stesso tempo ha portato a una forte spinta verso gli estremismi. Infatti, la globalizzazione, apre grandi orizzonti: aumento di scambi commerciali, scientifici e informativi in tutto il mondo, mobilità di persone e capitali. Al contempo essa crea tuttavia, una dinamica che si esplicita in minacce per la convivenza democratica dovute alla crescita delle disuguaglianze, nella separazione dell'economia dal controllo politico, nel ruolo sempre più importante assunto dalle multinazionali, nei movimenti migratori.
Questa situazione d'indebolimento degli Stati spinge alcuni gruppi a cercare in movimenti favorevoli all'ultra nazionalismo, la protezione che lo Stato non è più in grado di offrire.

Esiste una parte importante della classe politica, sia dalla parte di quelli che dovrebbero essere i rottamati, sia da quelli che dovrebbero essere i rottamatori (o il nuovo che avanza), che alla dignita' del lavoro a favore della collettivita' (che a detta di molti viene fatto per "missione" a 9.000 euro al mese), preferisce la poltrona, la tangente, lo scambio di favori e quella moltitudine di benefici che solo in Italia si possono trovare. 

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