Il mondo del consumo di droga, rispetto a qualche anno fa è radicalmente cambiato
e si sta spostando verso altri modelli di consumo e verso nuove utenze.
Gli assuntori non sono più identificabili con un unico ceto sociale e si
distribuiscono in tutte le classi e in tutte le fasce di età, senza distinzioni
di sesso.
Il primo segnale è una costante diminuzione del consumo di eroina, aumentando
invece il consumo delle cosiddette droghe ricreazionali (hashish, marijuana,
droghe sintetiche e cocaina).
Si sta abbassando l’età del consumo, arrivando dai precedenti 18/19 anni a
dei picchi di 14 anni. Cambia la
percezione della droga che dissociandola dall’immagine dell’eroinomane
emarginato, è vista come una sostanza del tutto compatibile con una
normalissima vita. Si sa che presenta dei rischi, anche se prevale un’dea d’innocuità di queste sostanze e un’atmosfera di normalità
che si sta diffondendo.
Sono sostanze che facilitano la socialità e non sono sostanze da inoculare
e quindi non lasciano segni visibili.
Il mondo del consumo è spesso caratterizzato dalla poliassunzione, abbinato
anche con sostanze lecite: si sniffa la cocaina, si cala l’ecstasy, si beve
alcol e alla fine con una canna ci si rasserena gli animi. Sono cambiati gli
assuntori, ragazzi e ragazze giovani che studiano o lavorano ma anche
professionisti di fascia alta.
Cambiano anche i luoghi di consumo, non solo durante i rave e in discoteca,
ma anche tra le mura domestiche.
Si sottovalutano le conseguenze come la depressione, gli incidenti
automobilistici, l’ansia, il panico: e per avere queste conseguenze non serve
l’abuso ma basta anche l’uso associato ad una specifica predisposizione del
soggetto.
Purtroppo quando ormai è troppo tardi e la situazione sfugge di mano ci si
rivolge ai genitori per chiedere aiuto.
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