Cosa
hanno in comune due distorsioni della nostra società quali violenza sulle donne
e razzismo? Quando accendiamo il televisore, la radio o sfogliamo un giornale ed
osserviamo l'ennesimo caso di maltrattamenti verso una donna istintivamente
pensiamo ad un immigrato che ha usato violenza contro una immigrata o una
italiana. E' istintivo per il senso diffuso di sfiducia per il diverso e la
convinzione che la nostra cultura è una cultura superiore.
Invece
la realtà è ben differente. La condizione della donna in Italia è a livelli
medievali per colpa di noi Italiani. I dati sono palesi: il 60% degli autori di
stupro sono di nazionalità italiana. Si stima che 6.743.000 donne, tra i 16 e i
70 anni, siano vittime di abusi fisici o sessuali e circa un milione abbia
subito stupri o tentati stupri. L'Oms ci dice, inoltre, il 33,9% delle donne che
ha subito violenza per mano del proprio compagno e il 24% di quante l'hanno
subita da un conoscente o da un estraneo non ne parla. Il 14.3% delle donne,
secondo il rapporto, è stata vittima di atti di violenza da parte del partner,
ma solo il 7% lo ha denunciato. La violenza domestica, inoltre, è la seconda
causa di morte per le donne in gravidanza.
Togliamoci
il burqa che tutti quanti noi ci siamo messi per coprire la nostra vergogna. Il
nostro futuro è rosa se e soltanto se diventa più rosa la nostra società, prima
ancora che la legge imponga quote è necessario che ciascuno di noi si imponga
che il rispetto non ha ne sesso ne altro tipo di connotazione.
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