venerdì 29 novembre 2013

L'apprendistato può essere una risposta alle esigenze delle aziende.

Ad esattamente un anno dal primo incontro promosso da Adecco nella Biblioteca Spadolini al Senato con l’ex  ministro Fornero http://andreazirilli.blogspot.it/2012/11/incontro-adecco-apprendistato.html
martedì scorso a Roma presso l’Auditorium di via Vittorio Veneto 89, si è svolta la terza tavola rotonda “Il nuovo apprendistato: tra criticità e prospettive di sviluppo”.
L’evento, ha visto la partecipazione del Sottosegretario al Lavoro e delle Politiche Sociali il Prof. Carlo Dell'aringa, di Tiziano Treu (già Vice Presidente Commissione del Lavoro Senato), e di Giuliano Cazzola, (già Vice Presidente Commissione Lavoro Camera dei Deputati), accanto a referenti delle aziende Eataly, Finmeccanica e Indesit e all’Ad di Adecco, Federico Vione.
Durante l’incontro sono stati presentati i risultati della prima edizione del Global Talent Competitiviness Index, una  ricerca che misura la capacità dei singoli paesi di formare, attrarre e fidelizzare i giovani talenti. Su 103 paesi analizzati, i primi 8 sono Europei, con la Svizzera al primo posto ed in generale i paesi del Nord Europa a fare la differenza. L’Italia, è al 36° posto, in una posizione medio alta di classifica.
Si è poi iniziato a discutere sull’efficacia dell’apprendistato, in quanto nonostante la valorizzazione dello strumento attraverso gli interventi normativi e contrattuali, la risposta delle aziende sull’applicazione dell'istituto sembra essere ancora molto timidaLe agevolazioni fiscali infatti sembrano non bastare a compensare i vincoli normativi.
Il messaggio positivo lanciato durante la tavola rotonda è che l'apprendistato è un modo di “fare impresa intelligente” . Comunicare è un veicolo importante: essere apprendista deve essere un motivo di orgoglio per imparare ad essere appetibile sul mercato del lavoro ed è un' opportunità per i giovani per rafforzare le chances di stabilizzazione.
Si è poi riflettuto sulle opportunità offerte dall’apprendistato in staff leasing. 
L’apprendistato indiretto in somministrazione è possibile solo con contratto di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato e con la legge di conversione del “Decreto Sviluppo”, il contratto di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato, oltre che essere ammesso per l’esecuzione delle attività e dei servizi previsti dalla Legge (come elencati dall’articolo 20, comma 3, del d.lgs. n. 276/2003) ed in tutti gli altri casi previsti dai contratti collettivi di lavoro nazionali, territoriali o aziendali stipulati da associazioni dei datori e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative, è, infatti, anche consentito in tutti i settori produttivi, in caso di utilizzo da parte del somministratore di uno o più lavoratori assunti con contratto di apprendistato.
Pertanto, se il lavoratore è assunto dal somministratore con un contratto di apprendistato, il correlato contratto di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato cui è associato tale lavoratore sarà acausale, vale a dire possibile in ogni settore produttivo dell’utilizzatore, indipendentemente dal fatto che la mansione cui è adibito il lavoratore sia riconducibile o meno all’elenco di attività previste dalle legge o, eventualmente, dalla contrattazione collettiva.
Dalla tavola rotonda è emerso che la possibilità di utilizzo in tutti i settori, pubblici e privati, e l’estensione con la Finanziaria 2010 dell’elenco delle ipotesi in cui è consentito il ricorso allo staff leasing, nonché le ultime novità con la legge di conversione del “decreto sviluppo”, ne fanno uno strumento dalle grandi potenzialità anche come strumento di ingresso nel mondo del lavoro.
Alle agenzie per il lavoro è così riconosciuto il ruolo di soggetto privato con finalità pubblica: come operatori polifunzionali, seguono non solo l’azienda, ma anche il lavoratore dal punto di vista dell’orientamento, della formazione, di quella che è la gestione della carriera.  Proprio le agenzie, più di ogni altro attore del mercato, hanno dimostrato di avere gli strumenti per favorire, nell’attuale crisi mondiale, la ripresa del mercato occupazionale.

Fin da subito Adecco, ha creduto allo strumento e si è attivata sin dallo scorso anno per trarre il massimo da questo strumento e nel 2013 è riuscita nel difficile obiettivo di fare assumere molti giovani in apprendistato.
L'incontro si è concluso con la consapevolezza che l'apprendistato può essere una risposta alle esigenze delle aziende.

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