Ad esattamente un anno dal primo incontro promosso da Adecco nella
Biblioteca Spadolini al Senato con l’ex
ministro Fornero http://andreazirilli.blogspot.it/2012/11/incontro-adecco-apprendistato.html,
martedì scorso a Roma presso l’Auditorium di via Vittorio
Veneto 89, si è svolta la terza tavola rotonda “Il nuovo apprendistato: tra criticità e prospettive di sviluppo”.
L’evento, ha visto la partecipazione del Sottosegretario al Lavoro e delle Politiche Sociali il Prof. Carlo Dell'aringa, di Tiziano Treu (già Vice Presidente Commissione del Lavoro
Senato), e di Giuliano Cazzola, (già Vice Presidente Commissione
Lavoro Camera dei Deputati), accanto a referenti delle aziende Eataly, Finmeccanica
e Indesit e all’Ad di Adecco, Federico Vione.
Durante
l’incontro sono stati presentati i risultati della prima edizione del Global
Talent Competitiviness Index, una ricerca che misura
la capacità dei singoli paesi di formare, attrarre e fidelizzare i giovani
talenti. Su 103
paesi analizzati, i
primi 8 sono Europei,
con la Svizzera al primo posto ed in generale i paesi
del Nord Europa a
fare la differenza. L ’Italia,
è al 36° posto, in una posizione medio alta di classifica.
Si è
poi iniziato a discutere sull’efficacia dell’apprendistato, in quanto nonostante la valorizzazione dello strumento attraverso gli interventi normativi e contrattuali, la risposta delle
aziende sull’applicazione dell'istituto sembra essere ancora molto timida. Le agevolazioni fiscali infatti sembrano
non bastare a compensare i vincoli normativi.
Il messaggio
positivo lanciato durante la tavola rotonda è che l'apprendistato è un modo di “fare
impresa intelligente” . Comunicare è un veicolo importante: essere apprendista deve essere un motivo di orgoglio per imparare ad
essere appetibile sul mercato del lavoro ed è un' opportunità per i
giovani per rafforzare le chances di stabilizzazione.
Si è poi riflettuto sulle opportunità offerte dall’apprendistato in staff
leasing.
L’apprendistato indiretto in somministrazione è
possibile solo con contratto di somministrazione di lavoro a tempo
indeterminato e con la legge di conversione del “Decreto Sviluppo”, il contratto
di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato, oltre che essere ammesso
per l’esecuzione delle attività e dei servizi previsti dalla Legge (come
elencati dall’articolo 20, comma 3, del d.lgs. n. 276/2003) ed in tutti gli
altri casi previsti dai contratti collettivi di lavoro nazionali, territoriali
o aziendali stipulati da associazioni dei datori e prestatori di lavoro
comparativamente più rappresentative, è, infatti, anche consentito in tutti i settori produttivi, in caso di
utilizzo da parte del somministratore di uno o più lavoratori assunti con
contratto di apprendistato.
Pertanto, se il
lavoratore è assunto dal somministratore con un contratto di apprendistato, il
correlato contratto di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato cui è
associato tale lavoratore sarà acausale, vale a dire possibile in ogni settore
produttivo dell’utilizzatore, indipendentemente dal fatto che la mansione cui è
adibito il lavoratore sia riconducibile o meno all’elenco di attività previste
dalle legge o, eventualmente, dalla contrattazione collettiva.
Dalla tavola rotonda è
emerso che la possibilità di utilizzo in tutti i settori, pubblici e privati, e
l’estensione con la Finanziaria 2010 dell’elenco delle ipotesi in cui è
consentito il ricorso allo staff leasing, nonché le ultime novità con la legge
di conversione del “decreto sviluppo”, ne fanno uno strumento dalle grandi
potenzialità anche come strumento di ingresso nel mondo del lavoro.
Alle
agenzie per il lavoro è così riconosciuto il ruolo di soggetto privato con
finalità pubblica: come operatori polifunzionali, seguono non solo l’azienda, ma
anche il lavoratore dal punto di vista dell’orientamento, della formazione, di
quella che è la gestione della carriera. Proprio le agenzie, più di ogni altro attore del mercato,
hanno dimostrato di avere gli strumenti per favorire, nell’attuale crisi
mondiale, la ripresa del mercato occupazionale.
Fin da subito Adecco, ha creduto allo strumento e si è attivata sin dallo scorso anno per trarre il
massimo da questo strumento e nel 2013 è riuscita nel difficile obiettivo di
fare assumere molti giovani in
apprendistato.
L'incontro si è concluso con la consapevolezza che l'apprendistato può essere una risposta alle esigenze delle aziende.
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