Dopo
gli scandali che hanno coinvolto le tesorerie di diversi partiti
politici, c’è chi ancora afferma che il finanziamento pubblico è
necessario a garantire la democrazia, e che, se non ci fosse, la politica
finirebbe in mano ai grandi gruppi industriali.
Negli Stati Uniti d’America, il Presidente Obama, ha
già dimostrato che non è così, finanziando la sua campagna elettorale con micro
donazioni, battendo i repubblicani appoggiati dalle grandi lobbies.
I partiti vogliono continuare a prendere senza
sforzi, denaro dalle tasche dei cittadini per pagare le loro strutture,
anziché cercare le sottoscrizioni dei simpatizzanti.
La volontà popolare era stata chiara ed è
stata elusa: dopo il referendum del 1993 con il quale i cittadini vollero
abolire il finanziamento pubblico dei partiti, questo fu fatto rientrare dalla
finestra l'anno seguente sotto il nome di "rimborso
elettorale" ed è così che dal 1994 i partiti hanno
incassato miliardi di euro, pur avendo dichiarato spese elettorali
per soli centinaia di milioni.
A mio parere i partiti politici devono
obbligatoriamente dare riscontro esterno sui soldi pubblici che
ricevono.
E' necessario portare avanti quindi una riforma che miri ad
accrescere la partecipazione dei cittadini alla vita politica nella convinzione
che solo così possa essere avviato il rinnovamento della classe politica.
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