giovedì 3 ottobre 2013

Le politiche retributive della forza commerciale

Ogni azienda adotta, una specifica politica retributiva per la forza commerciale, agendo sia sul livello retributivo, sia su specifiche politiche retributive incentivanti.
In particolare su quest’ultimo punto, sono sempre di più le aziende che le adottano, al fine di incrementare la motivazione del personale e coinvolgere tutta la forza commerciale nel raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Gli incentivi monetari costituiscono quindi, la parte variabile della retribuzione, correlata alla prestazione del lavoratore (ossia ai comportamenti organizzativi agiti e ai risultati raggiunti), che si somma alla parte fissa.
Le politiche d’incentivazione possono seguire diversi approcci.
Un primo approccio, è di legare l’incentivazione, al raggiungimento degli obiettivi globali dell’azienda ed è finalizzato a creare un forte senso di appartenenza all’impresa, ma non si presta a cogliere diversi gradi d’impegno individuale.
Un secondo, è di concentrare l’attenzione sui risultati del team nel quale è inserito il commerciale, cercando di rafforzare le dinamiche di gruppo all’interno delle diverse unità organizzative, ma anche questo non è in grado di valorizzare i contributi individuali.
La valutazione dei risultati può essere fatta oggettivamente sulla base di parametri predefiniti quali/quantitativi.
Un terzo approccio, è di legare la retribuzione incentivante ai risultati di ciascun dipendente e questo punta a sollecitare l’impegno individuale anche a scapito delle dinamiche di gruppo, infatti, le politiche retributive variabili basate sui risultati individuali, hanno probabilità di produrre effetti positivi, solo se l’apporto di ciascuno può essere identificato e isolato e quando l’individualismo è un elemento importante della cultura aziendale.

Molte imprese cercano di combinare percentualmente in modo paritario i diversi approcci tra di loro proprio al fine di evitare i rischi insiti in ognuno di essi.  

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