Le acque del Mediterraneo, tra l'europea Malta e l'isola di Lampedusa, anche questa sera hanno inghiottito altre vite umane, un altro barcone con 250 persone a bordo si è rovesciato a circa 70 miglia a sud est al largo di Lampedusa.
Anche oggi, in questo ennesimo giorno del dolore, serve lavorare di concerto con l'Onu e l'Unione Europea, per fermare i viaggi dell'orrore. Viaggi senza speranza verso una morte sicura. Serve ragionare sulla possibilità di istituire corridoi umanitari per i profughi che fuggono dalle guerre, garantendo in sicurezza, l'accesso al diritto di asilo ed alle misure di protezione necessarie.
A questo si deve aggiungere una normativa volta contrastare in maniera decisa, questo mercato clandestino che tratta gli esseri umani, attraverso forme efficaci di collaborazione e di intelligence con i Paesi di origine colpendo duramente i trafficanti.
Non possiamo stare a guardare!
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