Tutti i tifosi
della Roma, hanno notato che le cinque vittorie di fila nelle prime cinque giornate (2-0 a
Livorno, 3-0 con il Verona, 3-1
a Parma, 2-0 con la Lazio e 2-0 con la Sampdoria) sono maturate nel secondo tempo.
In effetti sembra
che in campo ci siano due squadre: quella del primo tempo e quella del secondo
tempo.
La squadra dei primi 45' minuti è caratterizzata da un grande controllo di palla e
da l'idea di una squadra attendista. Nei secondi 45' minuti la squadra controlla
la partita e lancia il suo arrembaggio in avanti.
Il tratto
distintivo che finora ha accompagnato l’armata giallorossa, è quindi la
capacità di cambiare marcia nel secondo tempo, trovando i gol (12 su 12)
necessari per vincere le partite.
Il segreto, potrebbe essere in Frederic Bompard, il fido collaboratore che segue i primi 45′
minuti in tribuna per studiare dall’alto gli avversari e a fine primo tempo
relazionare il tecnico francese Garcia segnalando le strategie correttive. Chi si
ricorda la prima giornata quando all’esordio a Livorno, i due si chiamarono sul
cellulare come se nulla fosse mentre ancora era in corso il primo tempo? La
realtà è questa dopo la "confessione" post primo tempo la seconda squadra ha realizzato
15 punti, la prima solo 4.
Questo perché dalla tribuna si ha "una visione più periferica del campo a 360 gradi". Bobby Robson sosteneva, infatti, la maggiore utilità di sedersi in tribuna piuttosto che in panchina perché, così, le partite si sarebbero analizzate meglio.
Dai risultati sembra avere ragione
Questo perché dalla tribuna si ha "una visione più periferica del campo a 360 gradi". Bobby Robson sosteneva, infatti, la maggiore utilità di sedersi in tribuna piuttosto che in panchina perché, così, le partite si sarebbero analizzate meglio.
Dai risultati sembra avere ragione
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