giovedì 26 settembre 2013

Le due squadre giallorosse: quella del primo e quella del secondo tempo

Tutti i tifosi della Roma, hanno notato che le cinque vittorie di fila nelle prime cinque giornate (2-0 a Livorno, 3-0 con il Verona, 3-1 a Parma, 2-0 con la Lazio e 2-0 con la Sampdoria) sono maturate nel secondo tempo.
In effetti sembra che in campo ci siano due squadre: quella del primo tempo e quella del secondo tempo. 
La squadra dei primi 45' minuti è caratterizzata da un grande controllo di palla e da l'idea di una squadra attendista. Nei secondi 45' minuti la squadra controlla la partita e lancia il suo arrembaggio in avanti.
Il tratto distintivo che finora ha accompagnato l’armata giallorossa, è quindi la capacità di cambiare marcia nel secondo tempo, trovando i gol (12 su 12) necessari per vincere le partite.
Il segreto, potrebbe essere in Frederic Bompard, il fido collaboratore che segue i primi 45′ minuti in tribuna per studiare dall’alto gli avversari e a fine primo tempo relazionare il tecnico francese Garcia segnalando le strategie correttive. Chi si ricorda la prima giornata quando all’esordio a Livorno, i due si chiamarono sul cellulare come se nulla fosse mentre ancora era in corso il primo tempo? La realtà è questa dopo la "confessione" post primo tempo la seconda squadra ha realizzato 15 punti, la prima solo 4. 
Questo perché dalla tribuna si ha "una visione più periferica del campo a 360 gradi". Bobby Robson sosteneva, infatti, la maggiore utilità di sedersi in tribuna piuttosto che in panchina perché, così, le partite si sarebbero analizzate meglio. 
Dai risultati sembra avere ragione

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