"Non avere paura che la vita possa finire.
Abbi invece paura che non possa mai iniziare davvero". Questo è il monito di un pensatore inglese
dell'ottocento, John Henry Newman.
Dobbiamo
essere capaci di vivere in maniera consapevole, di giudicare il prossimo
correttamente, di utilizzare le palpebre della misericordia e di amare sempre
in maniera gratuita, ricordandoci sempre il dono che abbiamo ricevuto. Pensare
in questo modo, deve essere il nostro compito, ma bisogna farlo con il cuore e
la mente e sempre in maniera corretta. Fatto così però e'un atto che non lascia
indenne. Amiamo essere ammirati, perché essere celebrati, adulati e al centro
dello schermo, ci nutre, e se non siamo nutriti, ci spegniamo. Si ama apparire,
si celebra l'esteriorità,la finzione, l'illusione...ma poi sotto il vestito non
c'e'niente. Diffidiamo da chi c'e' quando tutto e'perfetto, ma avviciniamoci a
chi invece, vuole esserti vicino anche nell'imperfezione e che ti conosce
dietro le quinte.
Dobbiamo essere capaci di vivere con semplicità, ma pensando
con grandezza.
Guardiamo la
semplicità di una rosa, non ha bisogno di grandi cure, ma lo spettacolo unico
di una rosa che rinasce nella sua grandiosa bellezza, ti lascia semplicemente e
meravigliosamente attonito.
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