venerdì 2 agosto 2013

Pagare un essere umano due euro l'ora? Possibile in Italia

Una storia di sfruttamento ai danni di un gruppo di persone di età compresa tra 19 e 50 anni, è venuta alla luce grazie all'indagine della Guardia di Finanza a Palermo. Uomini e donne lavoravano in un call center per due/tre euro l’ora senza lettera d'assunzione, in questo modo chi "evadeva per sopravvivenza", risparmiava, in soli termini di contrattualizzazione nazionale minima, oltre 40 mila euro, nonchè otteneva  risparmi in termini di contribuzione assistenziale e previdenziale.
Purtroppo queste notizie sembrano essere lontane dal mondo per i non addetti ai lavori e dispiace perché la Guardia di Finanza ha scovato una realtà del Sud, quando in tutta Italia realtà del genere ce ne sono a centinaia. Questa situazione nel mondo dei piccoli call center è ormai una regola e il fenomeno sta dilagando a macchia d'olio, soprattutto perché molti outsourcer partecipano a gare per grandi aziende italiane e multinazionali, che prevedono importi ridicoli: un committente non può pagare, come accade, sette/otto euro per un'ora di lavoro (meno della metà di un costo del lavoro da Ccnl), perché così facendo spinge all'illegalità il vincitore dell'appalto, che finisce per rivalersi senza scrupoli sulla retribuzione dei lavoratori.
Quando l'ex Ministro del lavoro Damiano in passato, inviò gli ispettori nei call center, fece bene ma sbagliò preoccupandosi solo dei call center di media grandezza, quelli con più di 400 unità: si sarebbe dovuto concentrare soprattutto sui piccoli perché è soprattutto li che la precarietà regna.
Per fermare tutto questo occorre impedire che le gare di appalto per outsourcing di call center, scendano sotto l'importo minimo che garantisce la copertura dei costi e il mark up per l'imprenditore.
Non serve un diritto del lavoro innovativo. Dobbiamo difendere dell’art.1 del nostro Dettato Costituzionale.
Le deroghe richieste dall’Unione Europea (che ci chiede da anni di “dinamizzare” il nostro mercato del lavoro) e dal Governo, mirano a combattere fenomeni di abuso di questi contratti senza alcuna tutela, in uno Stato come quello Italiano, cronicamente piagato dall’assenza di lavoro, dove l’alternativa occupazionale è il lavoro nero sottopagato, senza alcun diritto e senza sindacato, nel tessuto malato dell’economia sommersa.


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