domenica 18 agosto 2013

La prevenzione inizia a scuola e l'Italia è indietro anni luce

L’Unione Europea considera interventi di riduzione della domanda “tutte le attività svolte nell’ambito di sistemi sanitari, sociali, scolastici e giudiziari al fine di prevenire il consumo di droghe, di assistere e curare i tossicodipendenti e di promuovere il reinserimento sociale di persone che hanno abusato di droghe”.
Per un’efficace azione nell’ambito della prevenzione, serve una diversificazione d’interventi tra loro coordinati, ovvero una vasta promozione educativa e sanitaria rivolta alla popolazione in generale, integrata da azioni specifiche mirate a gruppi vulnerabili e a rischio.
La scuola deve avere un ruolo fondamentale affrontando a livello preventivo il problema del disagio giovanile, migliorando le relazioni fra coetanei e diminuendo l’incidenza degli abbandoni scolastici.
A questi interventi si devono associare azioni di informazione tra i giovani e formazione degli operatori scolastici. 
Già nel 1986 la Comunità Europea aveva proposto che tutte le scuole elementari e medie avrebbero dovuto includere nei loro programmi, nozioni sugli stupefacenti.Guardate ora questa cartina tratta dall'ultima Relazione sulla droga in Europa, realizzata dall'EMCDDA di Lisbona, nel capitolo "Iniziative in risposta ai problemi della Droga". Nel grafico, più la nazione è rossa più si implementano azioni di prevenzione nelle scuole per ridurre la Domanda di droghe.In Italia siamo indietro e non è accettabile.

Nessun commento:

Posta un commento