L’Unione Europea
considera interventi di riduzione della domanda “tutte le attività svolte
nell’ambito di sistemi sanitari, sociali, scolastici e giudiziari al fine di
prevenire il consumo di droghe, di assistere e curare i tossicodipendenti e di
promuovere il reinserimento sociale di persone che hanno abusato di droghe”.
Per un’efficace
azione nell’ambito della prevenzione, serve una diversificazione d’interventi
tra loro coordinati, ovvero una vasta promozione educativa e sanitaria rivolta
alla popolazione in generale, integrata da azioni specifiche mirate a gruppi
vulnerabili e a rischio.
La scuola deve
avere un ruolo fondamentale affrontando a livello preventivo il problema del
disagio giovanile, migliorando le relazioni fra coetanei e diminuendo
l’incidenza degli abbandoni scolastici.
A questi
interventi si devono associare azioni di informazione tra i giovani e
formazione degli operatori scolastici.
Già nel 1986 la
Comunità Europea aveva proposto che tutte le scuole elementari e medie
avrebbero dovuto includere nei loro programmi, nozioni sugli stupefacenti.Guardate ora questa
cartina tratta dall'ultima Relazione sulla droga in Europa, realizzata
dall'EMCDDA di Lisbona, nel capitolo "Iniziative in risposta ai problemi
della Droga". Nel grafico, più la nazione è rossa più si
implementano azioni di prevenzione nelle scuole per ridurre la Domanda di
droghe.In Italia siamo indietro e non è accettabile.

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