Oggi durante un Convegno un autorevole esponente
del Governo ha parlato dell'esistenza "un'evasione di sopravvivenza". E’ vero esiste
ma non può e non deve essere un alibi. E' giusto sopravvivere così?
Alcune considerazioni.
Gli effetti
dell'evasione fiscale non sono solo economicamente, ma anche eticamente
riprovevoli in quanto:
· si ha una riduzione
delle entrate dello Stato e delle risorse per la collettività;
· si peggiora la qualità dei servizi
pubblici;
· si diminuiscono i fondi disponibili
per finanziare la crescita economica;
· si vanifica parzialmente
la redistribuzione del reddito pianificata dal legislatore;
· si aumenta il livello
di tassazione e di pressione fiscale sui contribuenti.
In aggiunta a questi
effetti diretti si possono considerare alcuni fattori conseguenti:
· lo Stato deve limitare le risorse
sulla spesa pubblica quali Sanità, Istruzione e Welfare,
fatto che tende a gravare maggiormente sui meno abbienti;
· evasori parziali o totali, dimostrando
redditi inferiori alla realtà, possono usufruire di servizi o facilitazioni
(come bonus fiscali, assegni famigliari, sconti su tasse scolastiche,
edilizia sovvenzionata) sottraendo tali risorse a chi invece spetterebbero di
diritto e di necessità.
Un fronte vitale per la nostra democrazia è
l’impegno di contrasto all’evasione fiscale.
Difficile sottrarsi all’impressione che non tutto
sia stato finora messo in campo per rimuovere questo problema, che sta soffocando l’economia.
Bisogna che gli onesti si sentano stimati, e i
virtuosi siano premiati.
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