Nonostante la presenza
di molte Convenzioni internazionali, ogni Stato ha un suo approccio differente,
nella lotta alla droga. Se si prova ad analizzare la legislazione sul
fenomeno droga dei vari Stati membri dell’Unione Europea[1] emerge che ogni Stato ha una sua idea
e quindi che in:
· Austria, Danimarca e Germania il
possesso di droghe è proibito e sanzionato penalmente;
· Belgio e Bulgaria l’uso di droghe è
parzialmente proibito;
· Cipro non c’è nessuna distinzione tra
uso, detenzione e spaccio;
· Estonia non c’è nessuna
differenziazione tra droghe leggere e pesanti;
· Finlandia, Grecia, Malta, Romania,
Svezia, Ungheria e Repubblica Slovacca l’uso è proibito e sanzionato penalmente;
· Francia non c’è nessuna distinzione
tra spaccio e traffico;
· Irlanda l’uso di oppio è proibito e
l’uso di altre droghe sanzionato;
· Italia l’uso personale non è punibile
come reato;
· Lettonia c’è una distinzione per le
quantità di possesso;
· Lituania l’uso di droga è proibito;
· Lussemburgo, Portogallo, Spagna e
Olanda l’uso di droga è parzialmente proibito e decriminalizzato;
· Norvegia l’uso di droghe è
parzialmente proibito;
· Polonia l’uso personale non è soggetto
a penalizzazione;
· Repubblica Ceca è tollerato il
possesso di modiche quantità;
· Regno Unito l’uso di oppio è proibito
mentre perle altre droghe perseguibile;
· Slovenia: l’uso non è proibito mentre
il possesso è considerato come reato minore.
Questo
focus sulle varie legislazioni dei Paesi dell’Unione Europea, evidenzia che un
primo passaggio di contrasto deve passare attraverso l’armonizzazione delle
legislazioni penali in materia di lotta alla droga (e perché no al doping)
nell’Unione Europea e la condivisione di tabelle comuni delle sostanze vietate
[1] Presidenza del Consiglio, Dipartimento Antidroga: sostanze
stupefacenti legislazione comparata Stati Membri UE.
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