lunedì 3 giugno 2013

Internet, il web 2.0 e la condivisione di valori di Andrea Martire

Da quando si accendeva il fuoco strofinando legni, la comunicazione è stata il principale momento sociale e lo strumento privilegiato per condividere e socializzare. Idee, valori, decisioni venivano prese comunicando e poi condivise. Sono cambiate le forme ed i tempi (non le decisioni!) ma oggi, dopo milioni di anni, è ancora sostanzialmente così.

Ce lo dimostra il successo del Movimento 5 stelle; un ritrovo di milioni di persone, che non si conoscono, che non si vedono, ma che condividono. Hanno sconfitto apparati storici, politici di professione, partiti che esistono da sempre e che hanno fato largo uso di fondi e mezzi. Internet ha contribuito enormemente allo sviluppo della condivisione; in ciò, si può dire, c’è qualcosa di democratico.

Internet è condivisione e tutto quello che ne consegue (indagini seo, uso dei social network) permette alle idee di svilupparsi e imporsi, quasi come verità divina. Orami possiamo dire che il web 2.0 ha superato pure la scatola parlante, quella televisione che fino a 10 anni consacrava miti ed eroi popolari e che oggi si deve arrendere alla tecnologia e cedere il passo ai tempi. Oggi, se qualcosa non passa per il web 2.0 non esiste, se non usa il linguaggio della rete vuol dire che non c’è. E’ la vittoria dei giovani sui vecchi, dell’informazione libera e gratuita (ma che presenta qualche rischio); è la forma di nobile di condivisione.


Il linguaggio si adegua; niente più pericolosi anacoluti, basta con la diplomazia delle “convergenze parallele” da prima repubblichetta, oggi si parla in modo diverso. Altrimenti, semplicemente, non si parla. Oggi si deve tenere conto degli algoritmi, di google, che ragiona in termini quantitativi e quindi non puoi non dire “nemico” perché se no google non ti riprende. E’ finita un’era, è passato il tempo dei “diversamente amici”. I maestri di retorica oggi forse sarebbero disoccupati ma noi siamo contenti di essere più liberi. Di condividere quello che ci piace. Come ci piace. Benvenuti al tempo del web 2.0

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