Although the consumption of drugs has been a fact of life for centuries,
addiction has mushroomed over the last five decades. It now demands a
determined and international response”, così Kofi Annan, Segretario Generale dell’ ONU dal
1996 al 2006, introduceva i risultati del World Drug Report dell’Ufficio delle
Nazioni Unite contro la droga ed il crimine (Unodc) nel 1997.
“Drug use affects not only
individual users, but also their families, friends, co-workers and communities.
Children whose parents
take drugs are themselves at greater risk of drug use and other risky
behaviours.
Drugs generate crime,
street violence and other social problems that harm communities.
In some regions, illicit
drug use is contributing to the rapid spread of infectious diseases like HIV
and hepatitis”,
cosi Yury Fedotov, Direttore Esecutivo dell’Unodc, apriva il World Drug Report
del 2011.
Questo continuo focus, ci
dimostra che il fenomeno droga è e continua essere un problema internazionale
da affrontare seriamente e strutturalmente ed è purtroppo, da troppo tempo
divenuto un aspetto “ordinario” della nostra vita già dall’età adolescenziale.
Ogni giorno i mass media
affrontano la questione, ma l’approccio che ne deriva è molto confuso. Vengono
messi insieme termini come, tossicomania, sicurezza pubblica, paesi produttori,
riciclaggio del denaro sporco, cartelli, organizzazioni criminali, spacciatori
di strada, guerre tra gang e bande di spacciatori.
La molteplicità degli
approcci dimostra che la questione droga è divenuta una delle maggiori
preoccupazioni dei governi nazionali e locali, delle istituzioni internazionali
nonché dei cittadini di ogni Stato democratico e non.
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