lunedì 29 aprile 2013

Osvaldo, l'emblema dell'incostanza romanista di Andrea Marta

Sembra che la Roma ed Osvaldo vadano a braccetto, più di quanto si possa pensare.
Accomunati nella discontinuità, nell'avere grandi potenzialità non pienamente sfruttate, generando non pochi rimpianti.
Già, perché dopo la tripletta messa a segno dal centravanti italo-argentino, con cui la Roma ha sonoramente spedito al tappeto il Siena di Iachini, ci si chiede che posto occuperebbe lo stesso Osvaldo ora nella classifica marcatori (oggi raggiunta quota 15) e la Roma nella classifica del campionato, qualora l'uno e l'altra avessero mostrato un po' più di costanza.
Credo che in pochi possano discutere le qualità tecniche dell'attaccante romanista; ci si può viceversa interrogare sull'aspetto caratteriale del giocatore, alla luce di quanto visto in queste due stagioni probabilmente il suo vero "tallone d'Achille" e l'aspetto che limita lui e la Roma.
Oltretutto già da tempo si pone, all'interno della tifoseria e della dirigenza, il dubbio di come comportarsi con Osvaldo nel prossimo calciomercato.
Da un lato i suoi limiti caratteriali che portano parecchi ad ipotizzare una sua cessione; dall'altro la preoccupazione relativa a chi potrebbe sostituirlo, cosa al di là di tutto non estremamente semplice considerando ciò che offre il panorama calcistico nazionale ed internazionale.
Roma dunque che dopo l'assurdo pari interno di Domenica scorsa contro l'ormai quasi spacciato Pescara ha finalmente regalato ai propri tifosi una giornata "tranquilla", ottenendo un roboante successo (4-0) alle spese del Siena che le consente di tornare a sperare concretamente in una qualificazione all'Europa League.
Un momentaneo quinto posto colto approfittando della nuova sconfitta dell'Inter, caduta in quel di Palermo (con rottura del tendine d'Achille per il capitano inossidabile Javier Zanetti, al quale vanno i nostri auguri di cuore) e del pari della Lazio a Parma. Da qui alla fine (quattro turni alla conclusione del torneo) l'impressione è che la troupe di Aurelio Andreazzoli dovrà guardarsi soprattutto dall'Udinese, formazione lanciatissima e reduce da una lunga serie di risultati positivi.
In casa giallorossa sarebbe fondamentale riuscire ad evitare che la finale di coppa Italia contro la Lazio, che si disputerà tra meno di un mese, si trasformasse in un drammatico "dentro o fuori" per la qualificazione alla prossima Europa League.In tale ottica, per quanto non semplice, sarà di vitale importanza conservare almeno il quinto posto in classifica occupato in questo momento dalla Roma.
Sabato prossimo al Franchi di Firenze il primo decisivo banco di prova, contro una Fiorentina in forma strepitosa e addirittura straripante nell'ultimo turno, dove si è imposta con un perentorio 3-0 in casa della sempre più preoccupata Sampdoria di Delio Rossi.
Poi la Roma riceverà all'Olimpico un Chievo praticamente già salvo, in quella che almeno sulla carta dovrebbe risultare una sfida piuttosto agevole.
Alla penultima di campionato un altro confronto estremamente complicato per i giallorossi, che andranno a fare visita al Milan pienamente coinvolto per la lotta al terzo posto, che sta contendendo proprio alla Fiorentina di Montella.
Quindi, per concludere, un Roma-Napoli che potrebbe rivelarsi non impossibile, dato che i partenopei potrebbero arrivare nella capitale con la pancia piena per un secondo posto ormai in "ghiaccio".
Staremo a vedere. Se i tifosi della Roma dopo tanto penare avranno l'onore di rialzare almeno un po' la testa o ci sarà ancora da soffrire. Speriamo di no.

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