Un pensiero speciale oggi, nel giorno del saluto di Stato, per il capo della Polizia Antonio Manganelli, da anni in prima fila nella lotta alla criminalità e al terrorismo.
Con i suoi successi e con il suo equilibrio, lo ricordo come un grande investigatore.
Nel suo libro "Investigare" scritto a quattro mani con l'ex capo del Sisde, paragono' l'investigatore ad un giocatore di scacchi: "l'investigatore può fare tante mosse quante gliene suggeriscono la fantasia, la capacità professionale e l'esperienza". E "proprio come in una partita a scacchi, di fondamentale importanza si rivelerà per l'investigatore la scelta dei tempi per ciascuna mossa".
E' ''l'amore per la verità'', l'unico ''faro'' che deve guidare l'investigatore, chiamato ad operare ''nella più assoluta trasparenza''.
Il buon investigatore, come scritto nel libro, deve pensare ragionando e camminando analiticamente all’indietro. "Si raccolgono i dati che inseriti opportunamente a mo di tessera permettono di arrivare alla realizzazione di un mosaico”.
Il ricordo è doveroso per aver contribuito a mantenere in questi anni la sicurezza nelle nostre strade, per aver lottato efficacemente e costantemente contro la criminalità, per aver sacrificato la sua vita e quella dei suoi cari, per avere un' Italia più sicura. Grazie!
M'inchino alla memoria del Capo della Polizia Antonio Manganelli. Ho avuto la fortuna di essere uno dei suoi supporti nel periodo in cui è stato Direttore Centrale della Polizia Criminale.In ogni suo attività rifulgeva la grande professionalita e competenza, nonchè la sua grande umanità.
RispondiElimina