Così recitava il quotidiano La Stampa 35 anni fa, il giorno dopo di quel lontano 16 marzo 1978, quando a Roma, in via Fani, fu rapito Aldo Moro e assassinata la sua scorta.
Immediatamente dopo il Paese era sotto choc e a Roma migliaia di lavoratori si riunirono su invito dei sindacati, per manifestare lo sdegno contro questo efferato delitto.
A poche ore dal rapimento si votò la fiducia al Governo monocolore di Giulio Andreotti sostenuto da tutti i partiti compreso il PCI.
Arrigo Levi firmando un pezzo sulla Stampa definì le Brigate rosse, rosse solo per il sangue versato di innocenti.
Moro fu prigioniero per 55 giorni e "giustiziato" il 9 Maggio del 1978 (sopra la lapide di via Caetani dove fu ritrovato il corpo senza vita del Presidente Moro).
In questa giornata è fondamentale ricordare per non dimenticare chi per servire lo Stato ha sacrificato la sua vita.
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