Un uomo rimasto solo, senza fratelli e sorelle, con due figli
lontani, che lo hanno lasciato solo e che non vede da un anno, ma che lui
continua ad amare perchè sono il sangue del suo sangue.
Mio cognato gli è stato vicino, cercando di consolarlo e
accompagnandolo al cimitero e anche se lontano più di 900 km lo chiama spesso al
telefono.
Ho ascoltato con passione e emozione il racconto della sua
vita.
Lui dorme tutte le sere con la foto della moglie accanto e abbiamo pranzato con la foto della sua compagna di una vita conservata in
un antico portaritratti, in uno scatto bellissimo dei suoi 18 anni.
Portando
la moglie in ospedale e intuendo che forse sarebbe stato l'ultimo viaggio
assieme voleva farla finita con lei, ma la moglie gli ha detto "non farlo,
è peccato".
Il
suo più grande desiderio è di rivederla in una vita futura ma ha il terrore che
non potrà mai essere così.
Il
racconto della loro conoscenza ai tempi del fascismo è stato emozionante:
conoscenza fatta tramite "pizzini" a scuola, senza potersi mai
incontrare, richieste della mano della futura moglie fatte ad un padre gerarca
fascista e "fuitina" dopo una messa domenicale per coronare il loro
amore.
La
voglia di ricordare la moglie con il vestito in pizzo rosa con cui facevano le
gare di ballo, mentre le pompe funebri senza coinvolgerlo, hanno vestito la
moglie con la tuta con cui era arrivata in ospedale, senza alcun rispetto.
La
volontà di condividere con semplici conoscenti la sua vita, la foto dei suoi
cari e il dvd con le immagini originali dello sbarco in Sicilia del 10 luglio 19 43
(come cimelio prezioso).
Questo
incontro mi ha portato a riflettere sulle condizioni degli anziani.
Li
trattiamo male, per lo più con indifferenza; abbiamo sempre meno rispetto nei
loro confronti.
Sono
sempre più numerosi e si trovano ad affrontare da soli le molteplici carenze
assistenziali, economiche e affettive che la nostra società non ha saputo
affrontare.
Fino a pochi
decenni fa gli anziani vivevano nell'ambiente familiare per tutta la vita,
mentre oggi i più fortunati vengono accolti in case di riposo.
Questo radicale mutamento è il frutto dei
tempi, di una società, che vinta dal ritmo del successo e dal superamento dei
valori passati, trascura quelli più tradizionali.
Si pensi che nella lontana Cina è stata approvata una legge che impone ai familiari di far visita regolare ai parenti più anziani. La legge, approvata dal Congresso del Popolo, fa parte di un pacchetto di emendamenti alla legislazione per la tutela dei diritti e gli interessi delle persone anziane, ed entrerà in vigore il primo luglio 2013.
"I componenti della famiglie che vivono lontano dagli anziani dovranno visitarli spesso", recita la normativa, aggiungendo che "i datori di lavoro dovranno garantire il permesso".
Meditiamo.
Meditiamo.
Il rispetto per gli anziani deve essere la prima regola. nelle tribù africane il loro culto è importante perchè rappresentano la memoria storica. Mi piace molto questo post
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